Storia - C.S. TAEKWONDO R.C.

Vai ai contenuti

Menu principale:

Storia
LA STORIA DEL TAEKWON-DO

TAEKWONDO significa letteralmente: “TAE”=Calciare; “KWON”=boxe e "DO"=via; ossia la via o arte dei calci e pugni volanti. La traduzione letterale non rende merito a quest'arte.
La disciplina del TAEKWONDO è famosa in tutto il mondo. Questa arte marziale si permea nel tradizionale spirito orientale, ed in particolare in quello coreano, sinonimo di tradizione e modernità nello stesso tempo. Infatti, pur mantenendo caratteristiche "antiche" è divenuto uno sport da combattimento, che ha trovato la sua consacrazione nel 1988 alle Olimpiadi di Seul; dapprima come sport dimostrativo, e poi alle Olimpiadi di Sidney entrando ufficialmente come sport olimpico.
I primi cenni di quest'arte risalgono al lontano 37 a.C durante il regno KOGURYU e successivamente nel regno di SILLA. I giovani guerrieri (HWARANG) svilupparono un tipo di lotta senza armi denominata TAE KYON (conosciuta anche sotto il nome di SUBAK). Il Subak viene considerato come il sistema di combattimento antenato del più moderno TAEKWONDO.

Il TaekwonDo è il risultato della fusione delle tecniche autoctone con l'arte importate dal monastero Sholin (Shorinji Kempo in giapponese) cinese. Nel periodo tra il 660 e il 940 d.C. ebbe inizio una intraprendente diffusione di quest'arte per lo più all'interno della penisola ad opera dei Hwarang. Questi Hwarang erano degli umanisti e studiosi, di famiglie benestanti e studiavano anche l'arte del colpire TaeKyon. Nei loro viaggi, entravano in contatto con altre società e culture e trasmettevano ciò che gli era più caro. Dapprima il taekyon si diffuse nei ceti più bassi della popolazione ed assunse una connotazione ludico-ricreativa (oggi potremmo dire sportiva).
La diffusione di questo sport fu massiccia dopo il 935 d.C. durante la dinastia KORYO (935-1292 d.C.).


Muro dipinto di una tomba del IV secolo del regno di Koguryo

Nel periodo seguente il Taekyon assunse connotazioni diverse, da sport a vero e proprio sistema da combattimento; il nome da Taekyon mutò in Subak (regno del re Uijong, 1447-1170). Tra 1397 e 1907 fu il periodo della dinastia Yl. Durante la dinastia Yl venne scritto un libro sul Subak ed alcune opere di compendio furono scritte. Il Subak oramai era parte della tradizione, della cultura popolare. Fu proprio il popolo a salvare il Subak dall'estinzione durante il periodo successivo, caratterizzato da lotte di potere e da guerre interne. Dopo il 1909 ebbe inizio l'invasione giapponese che durò ben 36 anni. In questo periodo ogni arte o cultura autoctona fu messa al bando. Il Subak acquistò un significato politico di unità nazionale. Nel 1943 dopo la seconda guerra mondiale ebbe inizio una forte diffusione. Ogni maestro sfoderò il suo stile di Subak.


Il generale Choi Hong Hi riunificò i vari stili coreani

Durante il periodo dell'occupazione giapponese, ogni maestro rivisitò le poche tecniche, introducendo tecniche più complesse derivanti dalle arti sia cinesi che giapponesi. Così nacquero numeroso scuole; la prima fu: la scuola di KWAN aperta a Seul e poi la CHUNG DO KWAN e la MOO DUK KWAN e poi YUN MOO KWAN, per citarne alcune. Nacquero numerosi Dojang (scuole) esempio: il SONO KWOO KWAN e OH DO KWAN. Ognuno affermava, come sempre accade nelle arti marziali, di praticare l'originale stile del Subak liti e controversie impedirono la creazione di una federazione nazionale, il Subak venne insegnato nell'esercito, era il 1946.
Nel 1952 fu ufficializzato nell'esercito e reso obbligatorio, vista la sua palese efficacia. Il Subak approda anche in america con numerosi stage. Nel 1955 nasce il TAE SOO DO, nome che accomunava tutti i vari Kwan (stili) sotto un'unica denominazione. Questo avvenne ad opera di un comitato di maestri storici coadiuvati da politici e leader sociali tra questi il famoso generale CHOI HONG HI. Nel 1957 il TAE SOO DO prese il nome di TAE KWON DO, nome più vicino all'antico nome TAE KYON.

Taekwon-Do in Italia

Nel 1965 il Taekwondo iniziò a diffondersi ufficialmente anche in Italia ad opera dei maestri PARK SUN JAE e PARK YOUNG GHIL e PARK CHUN UNG. Oggi il Taekwondo italiano è rappresentato nel mondo, dalla F.I.TA (Fedrazione Italiana Taekwondo) con sede a Roma presso il Palazzo delle Federazioni, sede di tutte gli sport facenti capo al CONI. La Federazione europea è denominata ETU (Europe Taekwondo Union) mentre quella mondiale è la WTF (World Taekwondo Federation)


La Bandiera Koreana

Al centro della bandiera vi è posto un primo simbolo, un cerchio perfetto diviso in egual misura con un’onda che va a rappresentare il simbolo dello Ying e dello Yang. Attorno al cerchio vi sono i simboli degli triagrammi che assieme formano il senso della filosofia, il misticismo orientale del cambiamento, sempre in continuo movimento.

 
Torna ai contenuti | Torna al menu