Filosofia - C.S. TAEKWONDO R.C.

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Storia
Filosofia del Taekwon-do

ll termine Tae Kwon Do deriva dall'unione di tre ideogrammi:

TAE: calciare in volo

KWON: colpire di pugno

DO: arte, cammino, via, modo di vivere

Dunque questo termine ha un doppio significato: il primo, che segue ad una traduzione letterale è “l'arte di calciare in volo e dare pugni”; il secondo indica, a partire dal significato del termine DO, una filosofia ed un modo di vita che costituisce il presupposto attraverso il quale l'essenza della personalità umana interagisce con le forze dell'Universo.
Il Tae Kwon Do offre infatti al praticante un mezzo per liberarsi dal proprio egocentrismo, ciò che i buddisti chiamano “la mente che discrimina”, per poter vivere in perfetta armonia con l'Universo.
Alla base di questa filosofia c'è il concetto di “dualismo” della Natura che fa riferimento ad un'interazione tra forze opposte e complementari. L'armonia si raggiunge quando queste forze sono equamente distribuite ed in equilibrio tra loro; se una delle due forze domina in modo assoluto, il risultato inevitabile è uno sbilanciamento.
In altre parole, la filosofia del Tae Kwon Do tende a portare i suoi praticanti ad un livello di coscienza detto “tempo presente” (hic et nunc). Questo si verifica quando una persona è totalmente in sintonia con se stessa e con le leggi che governano la Natura e ad un tal grado che le sue azioni e reazioni risultano perfettamente coordinate con le energie vitali, sia durante il combattimento che nelle reazioni interpersonali, o anche in perfetta solitudine.
Concentrandosi su se stessi e bilanciando il dualismo delle forze negative e positive nel “tempo presente”, i praticanti possono sperare di cogliere la vera essenza dell'esistenza umana che si manifesta col desiderio di raggiungere un più alto grado di perfezione.



Per visualizzare tutto ciò è sufficiente osservare
la “Tae Guk Ki”, ovvero la bandiera coreana.


La bandiera della Corea del Sud viene chiamata “Tae Guk Ki” che significa “bandiera dell'origine dell'Universo”. Simboleggia l'origine di tutte le cose ed è il punto di riferimento di tante tradizioni e filosofie estremo orientali.
Al centro della bandiera si trova un cerchio diviso da una linea curva in due metà perfettamente uguali; il cerchio rappresenta l'assoluto, il “Tao”, ma anche la composizione essenziale di ogni singolo essere. La metà superiore, di colore rosso, si chiama “Yang”, la parte inferiore, di colore blu, è detta “Yin”. Insieme rappresentano il moto dell'Universo (il Tao), le forze contrapposte e complementari che generano movimento e danno vita ai diversi fenomeni della Natura. La dicotomia notte e giorno, caldo e freddo, ecc., sono raffigurate in queste due forze, Yin e Yang. Se esse vengono squilibrate si rischia la malattia, la calamità, la morte; se viceversa sono ben bilanciate portano vitalità, armonia e benessere ad ogni cosa, circostanza o persona.
I quattro trigrammi della bandiera invece, chiamati “Ghie” in coreano, rappresentano i quattro elementi fisici: cielo, fuoco, acqua e terra.
Il significato ultimo della bandiera “Tae Guk Ki” è che la legge del Tao regna in ogni cosa in questo Universo. Pertanto nel movimento continuo (impermanenza dello stato delle cose, o come dicevano gli anctichi greci, panta rei-tutto scorre) fra gli elementi che circondano la sfera dell'eterno Tao, l'equilibrio e l'armonia non devono mai essere infranti.
Questo simbolo, con la sua filosofia, portò a far capire agli antichi maestri di arti marziali il “Principio degli Opposti”: la violenza si combatte con la non violenza, il duro si sconfigge con il morbido, i movimenti circolari si contrappongono a quelli lineari e viceversa.


 
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